venerdì 21 agosto 2009

2° Raduno La battente nei luoghi della memoria a Bisignano


Il 27 Agosto 2009 alle ore 21.00 a Bisignano la seconda tappa della manifestazione La battente nei luoghi della memoria. La prima tappa tenutasi a Cariati il 25 luglio scorso che ha avuto un enorme successo di pubblico e di critica ha visto susseguirsi diversi musicisti tra cui Valentino Santagati. Nella città dei liutai diversi i suonatori che si alterneranno, oltre ai gruppi musicali di Bisignano con le loro chitarre battenti Pier Filippo Melchiorre e Francesco Riggio, Angelo Gaccione e Antonio Scaglione, Valentino Santagati, Piero Crucitti, Demetrio Pizzimenti e Cataldo Perri -ideatore della manifestazione - con Piero Gallina e Piero Cimino.
Novità di questa manifestazione è la presenza della chitarra battente a fondo piatto. Questo strumento tradizionale viene scelto soprattutto dai cantori calabresi delle Serre per la vivacità ed il suono squillante che ben si amalgama con i suoni della lira e dei doppi flauti. Ha una identità timbrica diversa dalla chitarra battente a fondo bombato e per le corde più tese ed il manico ridotto ben si adatta a repertori polivocali.

Il primo disco di Diego Caligiuri


Il 14 Agosto a Petronà (CZ) Diego Caligiuri ha presentato il suo primo disco "E' 'na musica meridionale" alla presenza di moltissime persone.
E' un disco fresco di suoni e ritmi che travolgono chi li sente, dalla chitarra battente alla lira ai suoni delicati della fisarmonica.
Il caro amico Diego sta promuovendo il suo disco per farlo conoscere, è possibile ascoltare qualcosa sulla pagina di my space http://www.myspace.com/diegocaligiuri

domenica 12 luglio 2009

Viaggio nella chitarra battente del Gargano a Carpino il 4 agosto 2009


Caro Battentista, l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival ha il piacere di invitarti apartecipare al Carpino Folk Festival 2009 Mercoledi 04 Agosto, Carpino, Largo San Nicola, ore 21,30

"Viaggio nella Chitarra Battente del Gargano" La serenata, la tarantella, la danza, la cultura tradizionale di una comunità attraverso i suoni di una chitarra battente

Concerto Acustico di sola Voce e Chitarra Battente

Interventi musicali dei battentisti:

- Roberto Menonna (Carpino)
- Marco e Giuseppe di Mauro (Carpino)
- Enrico Noviello (Manfredonia)
- Pio Gravina (San Giovanni Rotondo)
- Angela Castelluccia (Ischitella)
- Nicola Sanzone (Monte Sant'Angelo)
Consulente Scientifico Antonello Ricci (Cirò - Kr). Antropologo e musicista, è professore presso l´Università degli studi "La Sapienza" di Roma, dove insegna discipline Demoetnoantropologiche.
Come si intuisce l'idea è quella di un meeting in cui si esibiranno per prima i suonatori del Gargano e a seguire tutti gli altri maestri della chitarra battente che accetteranno il nostro invito. A tal proposito dato i contatti ricevuti per una gestione artistica ordinata ti preghiamo di dirci in anticipo della tua partecipazione indicando all'indirizzo info@carpinofolkfestival.com
Nome:
Cognome:
Battente a Fondo Piatto o Bombato:
Rosa in legno, in cartoncino o pergamena:
Numero di Corde:
Costruttore della Battente:
Brani da eseguire (max 3)
Solo Musicale: Si/No
Area Geografica del Repertorio:

Mostra-Mercato strumenti musicali a cura dei costruttori garganici
Rocco Cozzola (Carpino)
Giuseppe Draicchio (Carpino)
Antonio Rignanese (Vico del Gargano)
Gabriele Orlando (Rignano garganico)
Enzo Valente (Ischitella)

Ai musicisti presenti che lo vorranno verrà data l'occasione di intervenire.

E' gradita la conferma. Con questo Viaggio nella Chitarra Battente del Gargano si vuole entrare incontatto col mondo della cultura arcaica agro pastorale, tramandataoralmente e in parte ancora funzionale alla vita delle comunità. In taleambito la musica e gli strumenti musicali assumono un ruolo di rilievo e isuonatori, per il loro grado di conoscenza, rappresentano le punte più avanzate di questa cultura. Attraverso gli interventi musicali dei maestri, non si vuole riesumare eportare alla ribalta oggetti estinti, ma si vuole dare l'occasione diconoscerli e capire quanta arte, passione e orgoglio sono in esso contenuti. Certi che la passione per lo strumento musicale per eccellenza delle musichedi tradizione sia più viva che mai, ti aspettiamo per partecipare ad unamanifestazione espressione della voglia di stare insieme e di divertirsi incompagnia.

Inoltra questo invito ai tuoi amici battentisti.

lunedì 25 maggio 2009

Inaugurato il 24 Maggio 2009 il Cinema Teatro di Cariati (Cosenza)
























Alle 18,30 di Domenica 24 maggio, Cariati ha inaugurato il suo “Luogo dell’anima e dell’emozioni”. E' stato consegnato alla comunità del territorio il cinema teatro , un’opera che sembrava destinata ad essere una delle tante incompiute del nostro sud. Dopo un’attesa lunga circa 25 anni di traversie e frustrazioni Cariati godrà finalmente di uno spazio di crescita culturale e d’opportunità per tanti nostri giovani artisti.
Si tratta di circa 500 posti suddivisi in 4 settori: platea, tribuna e 2 palchi da 40 posti. Fonica di alta qualità ed attrezzatura tecnica per le proiezioni cinematografiche. Un’entrata ariosa con biglietteria e lato comunicazione interna. Strumentazione e dettagli per ospitare ogni tipo di spettacolo teatrale, concerto, convegno.
Benvenuti nel luogo dell’anima e delle emozioni. Oggi non si inaugura soltanto un edificio, una struttura urbanisticamente importante. Oggi si inaugura la nostra fabbrica dei sogni. Quello che era l’emblema dell’abbandono, dello spreco, della sciatteria, della miseria culturale del sud, quello che era insomma il brutto anatroccolo della nostra città è diventato un magnifico superbo cigno che porterà, sulle sue ali forti e bianche, le emozioni di un territorio e le speranze artistiche di tanti talenti della nostra terra. Questo è il Teatro di tutti i cariatesi. Sappiamo esserne degni. Amiamolo, rispettiamolo, trattiamolo come la chiesa della ragione e delle passioni”.

E’ iniziato così, all’interno del nuovo Cinema Teatro appena inaugurato e traboccante di presenze, l’intervento dell’Assessore alla Cultura Cataldo PERRI.
Prima dell’emozionante taglio del nastro, il Sindaco Filippo SERO, con la fascia tricolore, rivolgendosi alle diverse centinaia di cittadini giunti nel piazzale antistante la nuova struttura, ha sottolineato in particolare tre aspetti.
Da una parte l’importanza dell’opera, che è strategica per tutto il territorio.
Poi la lungimiranza ma anche la testardaggine che ha contraddistinto l’impegno tenace dell’Amministrazione per portare a termine i lavori.
Infine, il valore della continuità e della condivisione che questa nuova opera, oggi completata e finalmente a servizio delle attese culturali della cittadinanza, deve poter far riemergere, come autentico collante di una comunità unita.
Prima di iniziare, il Primo Cittadino ha chiamato al suo fianco, oltre ai membri della Giunta ed ai consiglieri comunali, anche tutti gli ex Sindaci di Cariati, per condividere –ha detto- un risultato storico e straordinario unitario e del quale sono beneficiari tutti i cariatesi.
Oltre al Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza, Leonardo TRENTO, il cui personale impegno per l’ultimazione dell’opera è stato unanimemente riconosciuto, erano presenti numerosi sindaci del basso ionio, del crotonese e della Sila Greca, gli ex Sindaci di Cariati Serafino TRENTO e Damiano MONTESANTO, tutte le forze dell’ordine con in prima fila il Maggiore Vittorio BARTEMUCCI della Compagnia Carabinieri di Rossano, le associazioni di Cariati e della sibaritide, simbolicamente guidate dal Direttore dell’Università Popolare di Rossano, Prof. Giovanni SAPIA.
Ma c’era anche il manager Roberto IACOBINO, il Direttore dell’evento regionale itinerante “Castellaria” Antonio PANZARELLA, il Presidente del Consorzio Teatri Calabresi Associati Domenico PANTANO, il poeta Rocco TALIANO GRASSO che, proprio domani sera, MARTEDÌ 26, inaugura con “DON CHISCIOTTE, IL CAVALIERE DELL’IRRAGGIUNGIBILE STELLA” la stagione delle rappresentazioni teatrali nella nuova opera e tanti altri ospiti e personalità i cui contributi, culturali ed artistici all’evento, coordinati dalla Giornalista e Scrittrice Assunta SCORPINITI, saranno comunicati nei prossimi giorni.
In esordio, l’Inno di Mameli eseguito dalla Banda Musicale “Città di Cariati”. Il taglio del nastro è stato preceduto dalla benedizione dell’opera da parte di Don Mosè CARIATI.
Il bel Cinema Teatro è stato, quindi, simbolicamente aperto e consegnato ai cariatesi che progressivamente hanno occupato ogni posto disponibile, affollando corridori, atri ed ogni spazio.
Un’invasione pacifica, un fiume di persone in festa che, soddisfatte ed emozionate, hanno simbolicamente preso possesso di un’opera che appartiene ad ogni cariatese.
Una partecipazione massiccia che ha rappresentato anche la testimonianza più eloquente di quanto e di come, risultati così importanti ed utili alla comunità debbano essere vissuti in unità e senso di appartenenza civile e ideale.
Al termine della lunga e bella serata, nella quale si sono esibiti numerosi artisti e talenti cariatesi e regionali, e nella quale sono intervenuti tantissimi ospiti ed artisti, il Sindaco Filippo SERO, salito sul palco assieme alla Giunta ed ai consiglieri, è stato coinvolto a ballare la celebre Tarantella di Cariati.
Un “ex voto laico” -ha ironicamente chiosato Cataldo PERRI, alla battente- per dire grazie ed auguri a tutti.

Adesso anche un video della manifestazione. http://www.youtube.com/watch?v=LJAgiNASfI8
Un grande abbraccio all'amico Cataldo Perri promotore di tantissime iniziative culturali di altissimo livello e che con la sua tarantella di Cariati ha esportato anche oltreoceno questa splendida cittadina. Un caro saluto anche a tutta l'Amministazione Comunale di Cariati, e complimenti vivissimi al Sindaco Filippo Sero per le innovazioni da lui apportate che stanno facendo crescere l'immagine di Cariati.

domenica 29 marzo 2009

Incontro musica popolare ad Ascoli Piceno il 24 Maggio 2009






















Ass.ne culturale Campolungo Comune di AscoliPiceno
Feudo dei Marchesi Sgariglia


“…. Puorte na panza pare nu baunze,
me simbre Cefelò jo Campelunghe!”





Traduzione: "... Porti una pancia sembri un barilotto (botticella) sembri Cefelò (statua zufolatore) di Campolungo!" (Perchè la statua rappresenta un fauno panciuto che suona la siringa o zufolo>ciufolo>cefelò).





Domenica 24 Maggio 2009

“Osteria stazione di posta Villa Sgariglia”
Zona Campolungo - Ascoli Piceno


“Cefelò de Campelunghe”

Incontro di musica popolare tradizionale del centro-sud Italia e mostra-mercato-scambio di strumenti musicali della tradizione popolare


Con la partecipazione di:

Gianluca Zammarelli: zampogna, ciaramella, chitarra battente, organetto, voce
Pino Pontuali: organetto e voce
Davide Conte: tamburi a cornice e voce

….e tutti i suonatori e danzatori che vorranno intervenire.

PROGRAMMA

ore 15.00 Apertura mostra-mercato-scambio strumenti musicali a cura di Alfonso Toscano
ore 16.00 Apertura osteria con mescita vino, gioco carte, gioco della morra e merenda/cena
Interventi musicali a cura dei suonatori con stornelli, canti e balli liberi
Seminario estemporaneo sugli strumenti musicali popolari: loro costruzione, diffusione e uso
ore 18.00 Prove per processione musicale
ore 21.00 Processione musicale verso il complesso di Villa Sgariglia e tributo a “Cefelò de Campelunghe”.
A seguire musica e balli nella piazza antistante la chiesetta dell’Assunta

Avviso agli appassionati di tradizioni popolari

Intervenite numerosi perché ci sarà spazio per tutti

Durante tutta la manifestazione è possibile visitare il museo vivo
della tradizione contadina e dei mestieri del Piceno.
E’ un’iniziativa all’insegna della più pura musica di tradizione orale.

Info per dettagli programma e alloggio: Pier Filippo 3288605772
Fabio 3288605763
Giuliano 3280468745





domenica 22 febbraio 2009

MUSA Museo degli Strumenti Musicali mostra Le chitarre: dalla battente alla Stratocaster


PONTI SONORI - Viaggio nel mondo della chitarra. Dal Barocco fino a i nostri giorni - domenica 22 febbraio 2009
Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Auditorium Parco della Musica MUSA Museo degli Strumenti Musicali - Spazio Risonanze - Foyer dell'Auditorium dalle ore 10 alle ore 21 maratona musicale, concerti, workshop mostra, incontri con musicisti e liutai.
L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia festeggia il primo anno di apertura del MUSA, il Museo degli Strumenti Musicali, con il ciclo Ponti Sonori, una rassegna che collega mondi e tradizioni musicali attraverso uno strumento che li rappresenta. Il primo appuntamento è dedicato alla chitarra, "ponte ideale" tra diversi generi.
Spazio Risonanze
Rassegna video sui grandi chitarristi, dalle ore 10 in poi.
4 concerti, dedicati ciascuno a un periodo della lunga storia della chitarra: ore 11.30 Barocco
ore 16.00 Romantico
ore 17.00 Dal Concerto Storico ai giorni nostri
ore 19.00 Popolare. Musiche della tradizione italiana del centro-sud con il gruppo Castalia:
Roberto Capacci e Patrizia Mione – percussioni; Maurizio Preiti e Claudio Bevilacqua – chitarre acustiche; Laura Polimero e Carla Cristofanilli – Voci; Caterina Quaranta – Flauti; Stefano Cardi – chitarra Classica; Antonello Ricci – battenti; Gianfranco Preiti - battenti


MUSA Museo degli Strumenti Musicali.
Mostra Le chitarre: dalla battente alla Stratocaster.
Incontri e conferenze sulla storia e la costruzione con liutai, storici e musicisti:
ore 10.30 Dal Rinascimento all'epoca del Re Sole
ore 12.30 La chitarra moderna
ore 15.00 La costruzione della chitarra
ore 16.30 La chitarra dal 1950 ad oggi: acustica, jazz, e solid body in America ed Europa
ore 18.00 Workshop Toca la guitarra! La prima lezione di chitarra.
Foyer dell'Auditorium
Passaggi sonori dalle 10 in poi: intermezzi musicali da Dowland a Piazzolla.
Ideazione e programma Stefano Cardi
Repertorio e strumenti rinascimentali e barocchi Andrea Damiani
Mostra Massimo Monti, Gerardo Parrinello, Leonardo Petrucci
Con la collaborazione della rivista Chitarre

sabato 14 febbraio 2009

Prontuario di accordi per chitarra battente







Con grande piacere vi comunico che il prontuario di accordi per chitarra battente messo a punto dal bravo e generoso Pier Filippo Melchiorre è scaricaricabile gratuitamente sul sito di Alfonso Toscano. Questo architetto ascolano dal volto buono conosciuto al "Masterclass di chitarra battente" tenuto da Marcello Vitale il 18 Ottobre 2008 a Guidonia Montecelio (RM) ha messo su carta quanto appreso in quella memorabile giornata e l'ha reso disponibile per tutta la comunità di battentisti. Grazie Pier Filippo! Per scaricare il prontuario:

"Durante lo studio dello strumento ho cercato di mettere sulla carta gli insegnamenti di Marcello, soprattutto per quanto riguarda la composizione degli accordi nelle varie zone della tastiera e utilizzando, di volta in volta gruppi di corde.
Anche in questo caso ho verificato che quanto detto nello stage era assolutamente vero e cioè che gli accordi presi in diversa posizione e combinati tra loro in modo diverso danno delle sonorità e atmosfere e possibilità esecutive irripetibili con la normale chitarra francese.
E quindi, studia che ti studia, ho trascritto le varie combinazioni di accordi presi in 1^, 2^, 3^ posizione e utilizzando gruppi diversi di corde. Essendo pratico di programmi CAD, ho pensato di mettere in bella copia gli appunti pensando di fare cosa gradita sia ai neofiti della battente e anche a chi, come me, non è in possesso di avanzate conoscenze di notazione musicale. In pratica ne è venuto fuori un prontuario nel quale sono riportati gli accordi maggiori e minori, nelle varie posizioni che offre un manico di battente a 10 tasti e suonando gruppi di corde nella formazione 123, 234, 345. Ho anche riportato accordi di 7^ e in questo caso, essendo l’accordo composto da 4 note, i gruppi di corde da suonare sono 1234 e 2345 ma, in molti casi, essendo possibile suonare corde a vuoto o prendere nella posizione di barrè più note, non tutte le quattro dita della mano sinistra sono impegnate.
Chi possiede una chitarra con 11 o più tasti può costruirsi accordi in 3^ posizione sfruttando la maggiore estensione della tastiera.
Ho tralasciato di riportare gli accordi che vengono eseguiti suonando tutte e cinque le corde perchè ritengo che qualunque manuale di accordi per chitarra sia idoneo e quindi sarebbe stata una inutile ripetizione.
Il fatto interessante è che, come sostiene il M° Vitale, in realtà non serve conoscere tutti gli accordi che ho riportato ma solamente le posizioni principali per le varie combinazioni. Poi basta spostarsi lungo la tastiera. (...)" (Pier Filippo Melchiorre in "Prontuario di accordi per chitarra battente"; le fotografie sono state scattate da Alfonso Toscano il 18 ottobre 2008 durante l'evento "Masterclass di chitarra battente" tenuto da Marcello Vitale a Montecelio ).
http://www.youtube.com/watch?v=ODp9UTxzTLg E' ora possibile vedere il nostro Pier Filippo all'opera su questo video!

sabato 31 gennaio 2009

LA BOTTEGA DEL LIUTAIO di A. Furfaro



LA BOTTEGA DEL LIUTAIO
di Amedeo Furfaro*

La prima volta da De Bonis andai nel '77, data più che certa in quanto rilevata dall'etichetta interna alla chitarra che acquistai in quell'occasione. Nella bottega della judeca lavoravano i fratelli Nicola e Vincenzo, riportati nell'edizione del '51 del Dictionnaire Universel des Luthiers di René Vannes quali ultimi liutai, in ordine di tempo, della dinastia debonisiana di Bisignano. Il vederli all'opera per la prima volta fu uno spettacolo indimenticabile per chi, come me, è appassionato di cose musicali dove cose sta anche nel senso meramente cosale, oggettuale, artigianale. La prima cosa che mi balzò agli occhi furono le mani. Agili, nervose, sembravano muoversi, caricate da forza autonoma, interna, mentre stringevano morsetti, bordini, scalpelli, sgorbie (e cioè scalpelli ricurvi), lime, raspe per farne strumenti musicali. Era un facere coordinato, una manipolazione regolare, un movimento quasi ritmico, quello con cui avveniva la selezione dei materiali, il primo assetto alle parti dello strumento - asse, piano, fondo, catene - il loro iniziale assemblaggio e quello delle fasce laterali, la registrazione delle controfasce, l'innesto del manico; quindi, una volta pronto il corpo della chitarra, del mandolino, del liuto, l'attacco del piano armonico, la filettatura, le ultime cure alla tastiera ed i particolari ulteriori di rifinitura. Un lavoro che durava mesi la cui articolazione era visibile grossomodo: un solo sopralluogo alla bottega in quanto vi si potevano trovare dalle semplici sagome a strumenti in fase più o meno avanzata di costruzione. Altre mani li avrebbero toccati, anch'esse veloci ma abili a produrre suoni premendo i tasti, pizzicando le corde. Mani di musicisti, artigiani a loro volta nel senso di produttori di armonie tramite un'azione manufattiva: l'esecuzione musicale. Ed il liutaio, artigiano d'arte, è creativo, come il musicista, quando intona liberamente melodie sullo strumento che sta per venire alla luce, immedesimandosi nello studente o nel concertista al quale affiderà quella sua creatura, partecipando idealmente al momento amniotico della produzione sonora. Ancora; il liutaio è creativo, come il musicista, quando imbraccia la chitarra battente per decorarla mirabilmente, rendendola unica ed inimitabile. Qualcos'altro colpì, già in quella prima visita, la mia curiosità; la bottega. Posta fra quel grumo di case che costituiscono l'antico quartiere degli ebrei della Brutia Besidiae essa poteva apparire, all'avvenire, un comune laboratorio di falegnameria. Uno scaffale carico di colle, lacche, impasti, un tavolo di lavoro, arnesi alla parete, qualche sedia, odoroso legname poggiato, senza ordine apparente, in fondo alla bottega, poco dopo la porta che, sulla destra, fungeva da comunicazione col resto dell'abitazione. La bottega, però, tradiva la sua destinazione nel momento in cui vi si intravedevano, un po qua un po là, forme abbozzate o ben definite di strumenti liutistici. Un avventore meno distratto è più documentato avrebbe avvertito, in quel posto, una qualità che a me è sembrato di avvertire subito: la palpabilità della storia attraverso gli oggetti ed i materiali presenti.

A leggere il già ricordato Vannes, il capostipite dei De Bonis, Vincenzo I, morto nel 1850, era nato nel 1780. Ma questa data non è indicativa del momento in cui la bottega sorse. Gaetano Gallo, in un numero di Brutium (XLII,2), faceva riferimento ad un censimento curiale dei "fuochi", cioè dei focolari familiari, riportato, evidentemente, su documenti di molto precedenti quelli contenenti i dati anagrafici ai quali si è rifatto il Vannes per il suo Dictionnaire. In effetti, quando l'arte liutaria ebbe, nel 5-600, il suo periodo d'oro con celebri scuole a Cremona, Bologna, Venezia, Brescia, la produzione liutistica bisignanese era pure affermata per pregio e qualità dalla committenza aristocratica specie in occasione delle rappresentazioni dei melodrammi che si tenevano a corte. Allorchè, nel post-rinascimento l'arte liutaria del centro cosentino, sede, altresì, di fabbricanti di strumenti di metallo e degli organisti Gallo, scadde di livello, si "popolarizzò" e perse competitività con l'esterno per varie difficoltà di natura sociale ed economica, la tradizione liutistica non si interruppe, anzi, più avanti nel tempo, sarebbe stata nobilitata dall'attività dei liutai G. Battista Ferrari (1795-1862) e Vincenzo Cariati (1837-1902) imparentati con i De Bonis e, comunque, ruotanti anch'essi attorno alla loro scuola. La sequenza cronologico-anagrafica non è la sola utile a datare o, quantomeno, a stabilire delle scansioni temporali alla attività dei vari De Bonis. Altri dati in questo senso potrebbero fornirli i diplomi conseguiti in manifestazioni e concorsi di liuteria semprechè si siano salvati dall'usanza di una volta per cui si seppellivano i defunti con le onorificenze acquisite durante la vita terrena. Numerosi sono custoditi in bottega, in cornice o chiusi in un baule. Le attestazioni più retrodatate risalgono all'epoca fascista. Comunque il fatto che le certificazioni relativamente più recenti siano maggiori di numero discende principalmente dalle ridotte possibilità di scambio e di comunicazione di un tempo e della limitata esistenza di istituzioni o associazioni finalizzate alla promozione della liuteria, secondo quanto accade oggi. Altri elementi per "storicizzare"; le vicende della bottega e dei suoi titolari sono rilevabili dai libri e dalla stampa: dagli articoli sulla rivista "Brutium"; - il primo apparve nel '29 - ai servizi di moderne testate giornalistiche, fino alle brevi puntate saggistiche come quella effettuata, en passant, da R. Curia, nel 1985, nel volume Bisignano nella storia del mezzogiorno. Una storia della bottega la si sarebbe potuta tracciare "dal di dentro", osservandone i visitatori qualora, utopisticamente, vi fosse rimasta nascosta una candid camera a registrare in bobima volti e colloqui di comuni curiosi, semplici acquirenti, insigni studiosi, giornalisti invadenti, strumentisti di fama e non, chitarristi "classici"; e musicisti d'estrazione leggera, folk, rock. Ma la ricostruzione più puntuale delle tappe della bottega-scuola, teatro di una vicenda umana ed artigianale-artistica inrergenerazionale, dovrebbe esser data dagli stessi strumenti a marchio De Bonis, almeno i più pregiati e significativi, riuniti in un catalogo ovvero, magari, in una mostra. Ma non mi si fraintenda. Il tono di questa nota non è propositivo. Non ce ne sarebbero i presupposti. Durante la mia più recente visita a Vincenzo De Bonis, avvenuta un anno fa quando scattai alcune foto per completare la parte illustrativa di un mio volume sulla storia della musica e dei musicisti in Calabria, la bottega era sempre lì, uguale a se stessa, come se il tempo vi avesse trovato riparo. Ma da qualche anno Nicola non era più e Vincenzo era rimasto solo a lavorare ed a rammaricarsi della sua solitudine. Di uomo e d'artigiano. L'attivismo felice che avevo riscontrato dieci anni prima era un lontano ricordo. E il decennio che andava consumandosi sembrava un'eternità. La bottega mi apparve come meta di un pellegrinaggio in attesa della morte annunciata di una tradizione d'origine plurisecolare. A nulla sono valse le interviste, gli articoli di stampa, gli appelli accorati per tentare di costruire un futuro al passato prestigioso della bottega De Bonis. Vincenzo terrà per sè i segreti della propria arte.

Informazioni personali

La mia foto
http://it.youtube.com/user/cicciubattenti

Il liutaio di Bisignano

Il liutaio di Bisignano
Vincenzo De Bonis ritratto dalla pittrice Ileana Riggio